Il primo livello di pratica del Baguazhang, come nello Xingyiquan, è quello a cui ci si riferisce come Ming Jing, forza evidente. Si tratta di costruire una struttura nuova all’interno del corpo, ovvero di cambiare il corpo e la sua modalità di funzionamento, da non coordinato a coordinato.
In questa fase occorre fare un serio lavoro di rafforzamento del corpo, e l’uso del corpo manifesta chiaramente la forza muscolare e il grande sforzo fisico compiuto per tenere in posizione gambe, braccia e tronco in maniera coerente.
Una volta che il corpo avrà acquisito l’abitudine al movimento e una certo grado di forza fisica (che comunque va coltivata costantemente), vale a dire dopo qualche anno di pratica, avremo una struttura che sostiene naturalmente e in ogni momento il corpo in modo corretto ed allineato.
Cosa vuol dire “coordinato”, “coerente”, “corretto”, “allineato”? E’ difficile spiegare a parole quello che solo la trasmissione personale, “da cuore a cuore” da maestro a allievo può dare. In questo momento mi rivolgo alle persone che stanno studiando e lavorando con grande serietà e passione sul Baguazhang che insegno in Italia, in Istria e da altre parti del mondo.
Coordinato, coerente, corretto, allineato: tutto questo ha a che fare con la capacità di gestire il corpo in maniera unica, come una unica cosa, che si muove tutta insieme e che fa in modo che quando il mignolo del piede destro si muove, insieme il mignolo della mano sinistra si muova. Il corpo è tutt’uno, internamento unito, come un cavo da nave, fatto di molti fili attorcigliati insieme per tenere ancora di più.
Così occorre che i nostri muscoli siano coordinati, connessi, uniti. A questo si riferisce il concetto di Chan Si Jing, il principio del Bozzolo di Seta. L’energia che sviluppa questa coordinazione viene anche definita Shen Fa, perchè è visibile nel corpo. Solo a questa condizione potremo più avanti accedere all’uso del corpo per tutte le abilità e le energie del Nei Jia, a solo, in coppia, in sparring e in libero.
Nella fase Ming Jing le parti del corpo da sviluppare sono tre:
– le gambe e le caviglie
– le braccia e le spalle
– il torso e la schiena
Per le gambe occorre camminare in cerchio a lungo, abituando il corpo ad un grande equilibrio e radicando i piedi e le gambe nel movimento come se fossero fermi. Dapprima un cerchio grande, circa tre metri di diametro, può andare bene. In seguito il cerchio degli otto passi è quello necessario per sviluppare i giusti angoli in combattimento. Nel primo livello la velocità è volutamente lenta, studiata, fatta per acquisire radicamento con il passo sospeso. Le posture sono alte o medie, pian piano scendendo verso il basso man mano che i muscoli e i tendini lo consentono.
Per le braccia e le spalle occorre tenere le Otto Posture (Otto Palmi) per lungo tempo. All’inizio va benissimo anche solo la guardia di Baguazhang, detta Postura ad Otto o dei Tre Cerchi. Dalla postura fisica e dalla fatica muscolare deve nascere una nuova consapevolezza, che trasforma la postura in intenzione, in direzione, in energia pronta a scattare. La funzione degli Otto Palmi è comunque molto più sottile. Tornano infatti nel secondo livello, An Jing, e nel terzo, Hua Jing, per raffinare l’uso dell’energia prodotta.
Per il tronco e la schiena si tratta di unire gambe e braccia, cioè le due energie – strutture fisiche che stiamo creando, in un unico movimento. A questo scopo Dong Haiquan ha codificato i due soli movimenti che servono a questo scopo, mettendo dentro tutto ciò che serviva per sviluppare “la schiena del Drago”: cambio singolo e cambio doppio, Dan Huan Zhang e Shuan Huan Zhang.
Ecco la “ricetta magistrale” per chi vuole cominciare col piede giusto la pratica del Baguazhang.
– 20 minuti di cerchio lento studiando il passo
– 20 minuti di cerchio tenendo la guardia
– 20 minuti di cerchio praticando Cambio singolo e Cambio doppio.
Ogni giorno.
Non abbiate la pretesa di diventare forti e abili subito.
Siate pazienti, sereni e costanti.
La pratica rispetta questi principi: restare rilassati, respirare e muoversi lentamente, cercare la continuità e la morbidezza, mantenere il tronco rilassato.
I risultati arrivano quando meno ce lo aspettiamo.
Mantenere un atteggiamento positivo, fiducioso e sereno è il segreto della pratica interna.
Ricevuto, letto, si traduce per essere impiegato. Grazie, Maestro!>Saluti d’Istria
Ciao Luigi,>complimenti per il blog.>Mi poi segnalare qualche video in cui si veda bene, in modo didattico, il cambio singolo e il cambio doppio ?.>La mia memoria incomincia a vacillare.>Grazie e Ciao>Massimo C. Torino
Ciao Luigi,complimenti per il blog.Mi poi segnalare qualche video in cui si veda bene, in modo didattico, il cambio singolo e il cambio doppio ?.La mia memoria incomincia a vacillare.Grazie e CiaoMassimo C. Torino
Ciao Massimo,>il cambio singolo e il cambio doppio sono quanto di più personale esista nel Baguazhang. Allievi dello stesso maestro hanno sviluppato cambi completamente diversi (all’apparenza) ma identici nel principio. Problema: abbiamo capito il principio? Se sì, qualsiasi cambio va bene, altrimenti…>Mandami la tua email che ti faccio avere la versione che abbiamo lavorato a Torino (Sun Shi).>Saluti
Ancora oggi,dopo quache anno , quando riprendo “in mano ” il BAGUAZANG mi viene spontaneo cominciare dalla camminata in cerchio, seguita da spostamenti e palmi a volontà….e come tutto mi ritorna utile nell’arte che pratico attualmente.Come si riducono di molto le differenze quando il principio è lo stesso….Grazie a questi principi,l’apprendere un qualcosa di diverso risulta più agevole..e vuoi mettere il benessere che ti dà! CIAO LUIGI DA SERGIO…
Ancora oggi,dopo quache anno , quando riprendo \”in mano \” il BAGUAZANG mi viene spontaneo cominciare dalla camminata in cerchio, seguita da spostamenti e palmi a volontà….e come tutto mi ritorna utile nell\’arte che pratico attualmente.Come si riducono di molto le differenze quando il principio è lo stesso….Grazie a questi principi,l\’apprendere un qualcosa di diverso risulta più agevole..e vuoi mettere il benessere che ti dà! CIAO LUIGI DA SERGIO…
Ciao Luigi,>“…Problema: abbiamo capito il principio? …” >R.: sicuramente no, visto la mia domanda.>Ma penso che solo “lavorando” e “lavorando” ancora , si possa capire un principio.>Per la comprensione intellettuale, il tuo blog è ricco di informazioni, di linee guida e di spunti di riflessione. >Il corpo prima o poi, con il lavoro,capirà e/o troverà una sua strada. >La mia email è :>info_reset@alice.it>Grazie ancora>Ciao>Massimo
Ciao Luigi,\”…Problema: abbiamo capito il principio? …\” R.: sicuramente no, visto la mia domanda.Ma penso che solo \”lavorando\” e \”lavorando\” ancora , si possa capire un principio.Per la comprensione intellettuale, il tuo blog è ricco di informazioni, di linee guida e di spunti di riflessione. Il corpo prima o poi, con il lavoro,capirà e/o troverà una sua strada. La mia email è :info_reset@alice.itGrazie ancoraCiaoMassimo