Un Natale di Serenità

Serenità: questo è ciò che mi auguro e di cui sento un profondo bisogno oggi, e quindi lo propongo come regalo a tutti gli amici che hanno condiviso il loro cammino con me sino ad oggi, da un solo incontro fugace durante un seminario fino a coloro che ancora oggi mi sono accanto.

Vorrei ricordare qui le persone che per me sono importanti, ai quali dedico una candela di quelle qui raffigurate.

– Sergio per il suo costante dare, la sua amicizia, la condivisione fraterna di tanti piccoli e grandi momenti.

– Gli amici allievi da Treviso, Dueville, Ferrara, Verona: Luca, Alberto, Alberto, Carlo, Giampaolo, Martina, Erika, e tanti altri, con i quali è sempre un piacere lavorare

– Gli amici allievi di Pola, in Istria: Susana, David, Adriano, Violeta, Maja, Emil, che sono sempre vicini al mio cuore

– Gli amici allievi e maestri di Torino, Maurizio, Ermanno, Marco, i tanti ragazzi bravissimi e sempre impegnati nel portare avanti l’eredità di Vittorio

– Gli amici allievi di Qigong (e di Shiatsu) a Ferrara, con le nostre storiche mangiate e risate

– I praticanti di Taijiquan e Neijia di Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Svizzera, Austria, Ungheria, Danimarca,

– I ragazzi della Svezia: Paul, Saar, Karl e le loro famiglie

– Gli amici dell’Ungheria, Viking, Gabri, Gabor

– I fratelli di Glasgow, di Tai Chi Caledonia, Ronnie e Bob e Dan e Danny, tra tutti, ma sono centinaia

– I fratelli di Jasnieres in Francia, di La Chaux de Fonds in Svizzera, negli USA e in Europa

– I colleghi insegnanti, da Sam a Franco a Nils, a tutti quelli che ho conosciuto e ancora conoscerò

– La maestra Cornelia dalla Svizzera, una delle donne più libere e coraggiose che io conosca

– I ragazzi di Roma, i maestri Gianfranco e Dario in testa tra tutti, con i quali condivido da anni una grande amicizia e brillanti progetti

– I miei quattro insegnanti: Loriano, Marco, Gianfranco, Yves, più l’eccellente Sifu Wang, che mi hanno guidato fin qua negli anni, e verso  i quali nutro ancora un sincero sentimento di gratitudine

– I maestri Henry, Pat, Liang, Doc, e i tanti che conobbi negli USA

– L’amico maestro Paolo di Milano, al quale mi lega un sentimento di condivisione

– La mia guida attuale, Sifu Allen, che rischiara man mano i mie passi nel mondo marziale con la sua visione spirituale

– I maestri e le guide che se ne sono andati: Stefano, Vittorio, Master Jou, Jane, Linda, e quelli che non vedo più da anni, come Aldo, Paolo, Aarvo

– Gli amici maestri vicini come Roberto, Stefano, Davide, Dario, e altri ancora

– Gli amici maestri con cui stiamo costruendo qualcosa anche a distanza: Alberto

– I fratelli di pratica nel Wing Chun, nell’Yiquan, nel Baguazhang, nello Xingyiquan

– La famiglia di meditazione indiana del Rajastan, che mi ha regalato tanta della loro saggezza

– Gli amici che mi hanno scritto per email, e che spesso non hanno avuto il coraggio o l’opportunità di venire a trovarmi per lavorare insieme, ma che continuano il loro cammino di ricerca

– I miei colleghi di Krav Maga che dedicano la loro vita e passione per diventare invincibili

– Mio cugino Livio, che mi onora della sua sincera amicizia

– Tutti i praticanti e i maestri di arti marziali e di combattimento nel mondo

– Tutta l’umanità, che mi piacerebbe avere il tempo di conoscere

e ovviamente tutti coloro che ho dimenticato qua, ma che porto con me nel pensiero.

Un abbraccio forte quindi. Il 2012 sarà un anno intenso e pieno di sfide, ma anche di opportunità. Mai come oggi c’è bisogno di ritrovare un punto saldo di equilibrio in noi stessi, e di dedicare tempo al proprio equilibrio e alla propria centratura.

Il movimento nasce dalla coscienza dell’immobilità.

La fine dell’anno è il momento del compimento. Conclusione, preparazione, attesa ma anche raggiungimento. E’ il tempo ideale per piccoli bilanci personali sulla propria vita. Siate buoni giudici di voi stessi e -come insegna Pema Chodron – scoprite l’angolo tenero dentro di voi.

Siamo bambini cresciuti, e abbiamo ancora bisogno di serenità e di rassicurazione per lanciarci in nuove avventure col coraggio dell’incoscienza. L’adulto è un bambino che ha conservato il suo entusiasmo per cose piccole ma belle, e l’uomo è colui che sa dare una misura alle sue esigenze. Tra questi due estremi si muove l’Uomo, e se ha una prospettiva marziale, è ancora più vicino alla natura.

L’artista marziale sa che il suo maestro è il lato oscuro. Per questo sceglie di essere luminoso e chiaro.

Fate buon uso della nostra meravigliosa energia vitale, e praticate le poche tecniche davvero importanti: il respiro, l’immobilità, il movimento lineare, quello circolare, il lavoro a due, il combattimento completo e l’apertura del terzo occhio.

Un abbraccio forte, buon Natale, serenità, pace e amore.

Luigi

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Saar Avivi a Vicenza a gennaio 2012

Il nuovo anno inizia bene: avremo la visita nel fine settimana del 28 e 29 gennaio del Maestro Saar Avivi dalla Svezia. Saar è un amico della nostra scuola, una persona che ha fatto grandi percorsi e che ama condividere il suo forte e generoso carattere con gli amici. Insegnante di Taijiquan, esperto di Krav Maga, Saar è una persona tutta da scoprire.

Lo avremo per il seminario di Taijiquan 24 steps, e sarà bello condividere pensieri, pratica e tempo con lui.

Un grande benvenuto a Saar!

(Nella foto, una storica riunione dello Swedish Open del 2007, dove ritroviamo anche Saar Avivi, seduto in basso a destra, e al suo fianco altri due cari amici, Sifu Paul Silfverstrale e Mark To – terzo e quarto da sinistra – dalla Svezia. Miss you guys 🙂

Come un pettirosso in inverno

Siamo tutti presi dal tempo dell’Avvento, i trenta giorni prima di Natale, e siamo sopraffatti dalle cose da fare, dai pensieri sugli altri, dalle ricerche dei regali, dalle preoccupazioni per il futuro, dalle emozioni che ci circondano e ci assediano.

Quando ho visto questa foto – davvero evocativa, così innocente e sincera – che esprime la nostra solitudine interiore, la nostra percezione del nostro esistere così solo in mezzo a tanta gente, mi sono sentito nel pieno del clima natalizio, di quello vero, fatto di riflessione, di introversione, di essere in contatto con se stessi. Questa è la stagione per farlo, e per far crescere le radici.

Sabato ci sarà la nostra Bagua – pizza, e ci saranno alcuni amici, altri saranno impegnati in montagna, altri in un ritiro del silenzio, altri ancora chissà. Noi ci saremo, occuperemo un posto anche per loro, e ci scambieremo una occhiata, una battuta, due parole sugli avvenimenti, e sui nostri stati d’animo. Di questo niente è fatta la nostra esistenza, di un nulla denso di significato, perchè siamo pronti a viverlo, e a perderlo, in ogni momento, con distacco e equanimità.

Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Un breve sonno, e la nostra vita è percorsa in tutta la sua lunghezza. Questo racconta Shakespear, sempre di grande attualità. Sono stato di recente a cena dal cugino Livio, grande sinologo e ricercatore, uomo di cultura ma anche di arte culinaria (straordinaria la pasta alla pescatrice che ci ha cucinato, insieme al trancio di salmone) e ancora una volta il piacere era tutto nell’esserci, essere, lì, insieme in quel momento. Niente prima, niente dopo.

Auguri, di pace e serenità per questo Natale, rinascita della Luce, e per questo nuovo 2012, anno delle grandi attese e delle grandi preoccupazioni. Sarà quello che sarà, è il momento di una rinascita spirituale e personale, fatta di nuovo dominio di sè stessi, di poter decidere cosa pensiamo e di cosa vogliamo dalla vita.

Il viaggio è fatto di momenti, e l’unico tempo è il presente. Alla nostra pizza avremo anche un altro grande amico, Marco di Verona, compagno di Krav Maga e insegnante di Jiujitsu. Saremo noi, e sarà bello stare insieme. Che altro? Ecco, sì, come quando meditavo in Rajastan nel settembre 2004, il mio pensiero vuole essere di sentirmi insieme a tutte le anime che meditano insieme a me nel mondo in quel momento. Non ci si può sentire soli, siamo tutti soli insieme 🙂

Come il nostro pettirosso. Siamo tutt’uno con il mondo, con la natura, con la gente. Un sorriso, per tutti, in ogni momento. Diamo un segno di Luce.

Luigi

Calciare armonicamente

Purtroppo non è un calcio di quelli che tiriamo noi degli stili interni, ma … mai dire mai, se il tempismo è quello giusto, l’effetto potrebbe essere simile, se puntiamo meno all’onda corta e trasferiamo la spinta.

Comunque prendiamo stimolo dalla meravigliosa Capoeira brasiliana e ricordiamo che quando nello Xingyiquan si parla di Huajin, quando Sun Lutang parla di di Shun, Ni, He e Hua, parliamo di questo, della forza che si trasforma: tempo, distanza, anticipo, intenzione, efficacia finale.

Natale si avvicina, non facciamo sconfiggere dalla pioggia e dalla neve. E neanche dal cibo!

L’appuntamento è per sabato 17 dicembre per la Ziran Neigong Quan PIZZA!